È difficile accorgersene a livello razionale, ma la gran parte delle scelte che compiamo quotidianamente sono suggerite da stimoli sensoriali, che dall’ambiente esterno comunicano alla mente inconscia sensazioni e ricordi. Le percezioni olfattive sono le più efficaci sotto questo punto di vista: i profumi, infatti, raggiungono in pochi istanti le aree cerebrali più profonde, le stesse che processano le nostre reazioni, le emozioni che proviamo, il nostro umore e i nostri ricordi.
È da questi meccanismi velati di un fascino misterioso che nasce l’efficacia del marketing olfattivo, una strategia legata al più esteso campo del marketing sensoriale. Una veste ancora più sfaccettata ed efficace dell’olfactory marketing è il branding olfattivo, tattica sempre più diffusa tra i brand che desiderano differenziarsi puntando su leve decisamente originali.
Ma che differenza c’è tra marketing olfattivo e branding olfattivo? Scopri i segreti di queste strategie e implementale per rendere la tua azienda, il tuo prodotto e l’esperienza dei tuoi clienti davvero unica e memorabile.
Cos’è il marketing olfattivo?
Quando si parla di marketing olfattivo ci si riferisce a un modo in cui è possibile veicolare messaggi, inconsci e altamente coinvolgenti, sfruttando proprio l’abilità del profumo di suscitare in pochi istanti specifiche reazioni in chi li respira. Rientrano nell’olfactory marketing tutte le strategie messe in atto per influenzare positivamente la customer experience all’interno dei punti di contatto fisici del brand (store, hotel, shopping mall, SPA, eventi e così via).
A essere influenzati da questo tipo di marketing emozionale sono anche il viaggio del cliente verso l’acquisto e la sua personale relazione con il marchio, che verrà arricchita da memorie positive e indimenticabili. Persuasivo e incredibilmente efficace, l’uso di fragranze può intrecciarsi all’impiego di diversi stimoli sensoriali, come i suoni, le luci o le percezioni tattili.
Cos’è il branding olfattivo?
Esplorando le opportunità del marketing olfattivo si spalancano le porte di un diverso e ancora più raffinato uso del profumo in ottica persuasiva. Il branding olfattivo si propone, infatti, come un orizzonte più ampio di possibilità per le aziende che desiderano distinguersi con un grado di personalizzazione fondato proprio sulle percezioni.
L’olfatto può diventare protagonista assoluto anche delle tattiche di branding. Come?
È possibile seguire un valido percorso di analisi del brand e di comprensione delle sue esigenze comunicative, per poi individuare una piramide olfattiva che sia in grado di raccontarlo, attraverso una vera full-immersion sensoriale. Quando questa “firma olfattiva” viene diffusa negli ambienti o incorporata in piccoli oggetti di design, invita il cliente a perdersi in un’oasi di delicati sussurri emozionali, che rafforzano il suo rapporto con il brand creando connessioni indissolubili.
Marketing vs branding olfattivo: diversi obiettivi, diverse strategie
Seppur simili nei concetti, i mondi del marketing olfattivo e del branding olfattivo si differenziano per strategie applicative e traguardi. Il primo essenzialmente prevede di scegliere, nell’ampio range esistente di note olfattive, quelle che meglio inviano il messaggio da trasmettere a chi percepirà il profumo.
L’olfactory marketing può essere utilizzato con l’obiettivo di suscitare mirate risposte o azioni nel target di destinazione e viene impiegato efficacemente per migliorare alcuni specifici KPI. Ad esempio, una fragranza ad hoc diffusa in uno store può aumentare il tempo di permanenza dei visitatori, migliorare l’esperienza del cliente, far lievitare il valore dello scontrino medio, spingere all’up-selling o invogliare i visitatori a tornare.
Gli ambiti di applicazione del marketing olfattivo sono numerosi: un profumo evocativo può anche essere usato per creare fidelizzazione nei clienti o per influenzare nell’immediato gli stati d’animo di chi vive gli spazi, comprendendo sia i visitatori, sia i collaboratori del brand. Una brand experience positiva tende a essere ricercata nuovamente ed estende l’idea del marchio oltre lo spazio, verso connessioni decisamente più profonde.
Il branding olfattivo riprende tutti gli usi e i vantaggi del marketing olfattivo, arricchendosi di sfumature ancora più interessanti e customizzate. Il profumo, in questo caso, diventa parte integrante delle branding strategies e si inserisce tra gli elementi differenzianti di un marchio che costruiscono la sua identità unica. Grazie al supporto di esperti qualificati è possibile per le aziende intraprendere un viaggio in bilico tra il marketing, l’arte profumiera, le neuroscienze, la psicologia e la brand identity, per definire i tratti essenziali del loro brand e tradurli in loghi olfattivi personalizzati.
A disegnare la personalità aziendale sarà quindi anche un bouquet di note invisibili, che diventano elementi imprescindibili delle tattiche di posizionamento e differenziazione. La relazione impresa-cliente, in questo caso, diventa ancora più solida ed emotiva, dato che il rapporto tra le due parti si svolge su un terreno fatto prevalentemente di piacevoli leve sensoriali.
Per muoversi con sicurezza nel campo dell’olfactory branding è possibile affidarsi a Fragrance Specialist professionisti, come quelli di Scent Company, che sono in grado di accompagnare ogni azienda lungo un itinerario unico, verso una prospettiva totalmente nuova sul proprio brand.
Casi studio: chi può sfruttare il potere del profumo?
Dallo studio della fragranza, alla produzione del profumo, fino alla scelta dei sistemi di diffusione più adeguati e alla creazione di collezioni olfattive personalizzate: la creazione di una firma olfattiva è un percorso decisamente avvincente. Sono numerosi i luxury brands che lo hanno intrapreso, arrivando a definire fragranze esclusive per i loro spazi.
I settori che stanno traendo beneficio dal marketing olfattivo e dal branding olfattivo sono trasversali e vanno dall’hotellerie al F&B, fino all’interior design, al retail e alla profumazione di eventi.
Nel sofisticato regno degli hotel di lusso sono molti quelli che hanno già scelto di esplorare l’universo dei sensi creando strategie personalizzate. Tra questi anche nomi di prestigio come il Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, il Mandarin Oriental Moscow e gli alberghi più innovativi della lussuosa area di Zermatt.
Gli esperti Scent Company hanno realizzato convincenti loghi olfattivi anche per complessi residenziali come l’Airbnb Niido di Nashville e per i più eleganti shopping mall internazionali, come l’SKP South di Beijing. L’influenza positiva del branding olfattivo si estende anche al mondo dei club, degli eventi, delle SPA e del Food and Beverage.
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